Apr 28, 2015 - Senza categoria    Comments Off on IL CHRYSANTHEMUM CORONARIUM NELLE STRADE PERIFERICHE DI LICATA

IL CHRYSANTHEMUM CORONARIUM NELLE STRADE PERIFERICHE DI LICATA

 

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Chrysanthemum è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Asteraceae e comprende piante erbacee perenni o annuali presenti in  molte parti del mondo, dall’Europa alla Cina. Il termine Chrysanthemum deriva dal grecoΧρύσεος” “aureo” e “άνθος” “fiore” vale a dire “fiore d’oro“. In Corea e in Cina il Crisantemo è il fiore delle feste, mentre in Giappone è il fiore nazionale.
La sua bellezza è celebrata ogni anno dall’Imperatore che, in occasione della fioritura, apre al pubblico i giardini della sua Reggia presentando a tutti gli invitati le più recenti varietà di crisantemi. In questi paesi, e in oriente in generale, il Crisantemo simboleggia la vita.
E’ raffigurato in diverse opere d’arte: nei dipinti, nella letteratura, nei tessuti ricamati. Il Giappone è stato il primo paese a creare un giardino dedicato esclusivamente alla coltivazione di Crisantemi dove si possono osservare esemplari molto belli e decorativi.
Le mie fotografie, scattate nel territorio di Licata, ritraggono il Chrysanthemum coronarium che, in questo periodo, riempie le campagne incolte, i bordi delle strade, i marciapiedi.

https://youtu.be/g3PSZfzh7zo

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Il Chrysanthemum coronarium è conosciuto con i sinonimi: Glebionis coronaria, Crisantemo giallo, Fior d’oro, Bambagella, Pinardia coronaria, Chrysanthemum spatiosum.
Gli inglesi lo chiamano: Crown Daisy, Garland Chrysanthemum, Chop-suey greens.
Il nome specifico “coronarium” deriva dal latino “corona” per la disposizione dei fiori.
Il Chrysanthemum coronarium è una specie originaria delle regioni del Mediterraneo e dell’Asia orientale.

a Chrysanthemum coronarium (= Glebionis coronaria ok

E’ una pianta erbacea, annuale, cespitosa, alta circa 30-120 cm, che emana un forte odore aromatico. Possiede fusti eretti e molto ramificati.
Le foglie, di colore verde chiaro, sono sessili, profondamente divise in lobi lanceolati, la maggior parte bipennapartite, assai frastagliate, quelle di secondo ordine sono spesso dentate.

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L’infiorescenza a capolini, di 30-50 mm di diametro, sorretta da peduncoli ingrossati all’apice, è formata da un disco centrale di fiori tubulosi giallo-aranciato circondati da fiori periferici ligulati pure di colore giallo.
Le foglie del calice sono ovali e spesso con bordi nerastri.
La fioritura si prolunga da aprile ad agosto, ma è precoce in condizioni di caldo estivo. A Licata grandi quantità di piante sono fiorite già a partire dal mese di febbraio.
I frutti sono degli acheni lunghi 2- 3 mm.
Quelli periferici sono con tre ali laterali, di cui la mediana più sviluppata, quelli centrali sono tetragoni e strettamente alati sull’angolo interno. La riproduzione avviene prevalentemente per seme.

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I suoi habitat preferiti sono: i campi coltivati e incolti, i vigneti, i ruderi, i muri.
E’ presente in tutta la nostra penisola vegetando bene dalla pianura fino a 600 metri di altitudine.

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Il Chrysanthemum coronarium è una pianta spontanea, però, per la sua bellezza e per la vivacità del colore giallo può essere coltivata in un qualsiasi giardino come avviene in Emilia e in Lombardia.
Gradisce vegetare su un terreno fertile, sciolto e ben drenato, con una buona esposizione al sole e una temperatura gradevole che, in inverno si aggira intorno a 4-13 °C.
Le annaffiature devono essere regolari e la concimazione periodica.
Il Chrysanthemum coronarium può essere attaccato da diversi agenti patogeni responsabili di malattie anche gravi.
Gli Afidi attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa rendendo la pianta appiccicosa.
I Tripidi, piccoli insetti neri, saltando da pianta a pianta, pungono i boccioli fiorali, che si deformano, e le foglie sulla cui pagina inferiore compaiono macchie nerastre.
Le larve della Minatrice delle foglie possono distruggerle completamente scavando gallerie.
Il Nematode del crisantemo attacca le foglie determinando, dapprima, la comparsa di macchie brune tra le nervature e successivamente l’annerimento e l’appassimento dell’intera foglia. Nei casi gravi la pianta potrebbe morire.
Piccoli insetti volanti possono attaccare le foglie.
Si riconoscono perché, scuotendo la pianta, si determina la comparsa di una “nuvola bianca”.
l Ragnetto rosso è un acaro che si sviluppa facilmente in ambienti caldi e secchi.
Il Carbone si manifesta con la comparsa di macchie di colore marrone-rosato, piccole come la capocchia di uno spillo, sui fiori del raggio. Successivamente le macchie aumentano di dimensione, assumono un colore nerastro e si coprono di una muffa grigiastra.
Alla fine il fiore diventa bruno-nerastro. Le piante ammalate devono essere eliminate.
Macchie tondeggianti e nerastre sulle foglie di solito sono dovute alla cattiva ventilazione e ad un eccesso di azoto nella concimazione.
La Tracheomicosi è una malattia fungina che colpisce le piante determinandone l’avvizzimento a partire dalla parte inferiore.
Le piante infette devono essere eliminate e il terreno disinfettato.
Per combattere questi agenti patogeni è utile l’impiego di prodotti specifici.
Il Chrysanthemum coronarium è molto usato nella gastronomia asiatica come verdura, perché ricco di minerali e vitamine, e per il suo particolare aroma.
Le foglie e i giovani germogli sono commestibili e possono essere impiegati in stufati, in casseruola, in minestroni o solamente come contorno di altri piatti. Tuttavia, ingeriti in quantità eccessiva, anche se sono state osservati potenziali effetti benefici per la salute umana, a lungo termine possono manifestare tossità.
Ritenuta pianta infestante di alcune colture dell’area mediterranea, ricerche del CNR di Sassari hanno dimostrato che è una buona foraggiera per gli ovini al pascolo stimolando una più abbondante produzione del latte.

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In fitoterapia il Chrysanthemum coronarium è usato per le sue proprietà antiossidanti.
Estratti  di Chrysanthemum coronarium hanno dimostrato di inibire la crescita del Lactobacillus casei, un batterio intestinale.
Nel linguaggio dei fiori il Crisantemo giallo indica un “amore trascurato”.

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